Siamo su un vulcano
LA STORIA
Il gigante irrequieto. Siamo a Linguaglossa sull’Etna. Un insieme di territori unici e affascinanti. L’uomo qui interagisce, spesso con difficoltà, con un ambiente bellissimo ma altrettanto complicato. Qui tutto è estremo, al limite della coltivazione della vite. Tra i 500 e i 1400 metri di altitudine, si trovano le località a più spiccata vocazione vitivinicola, e i vigneti più rappresentativi dell’enologia etnea. Proprio a questi vigneti si deve la più antica Denominazione di Origine Controllata siciliana, istituita nel 1968.
Il legame tra il vulcano e il vino risale ad epoche antichissime: ritrovamenti di tralci di vite sull’Etna ci portano infatti a cavallo tra la fine del neolitico e l’inizio dell’era dei metalli, ossia a 4 o 5 millenni or sono. Probabilmente si trattava di vite selvatica, curata in seguito all’arrivo dei popoli mediterranei che s’insediarono nell’isola. Si deve infatti ai fenici e poi ai greci l’introduzione di nuovi sistemi di coltivazione e di produzione del vino, che veniva commercializzato in tutto il Mediterraneo.
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